26 settembre 2014

THE SHIPWRECK BAG SHOW ... "DON KIXOTE"


Nell'ottobre 2014 è uscito il 12" di THE SHIPWRECK BAG SHOW intitolato “Don Kixote” per le etichette Phonometak, Wallace, Unhip e Brigadisco. Un percorso musicale nel quale si fondono poesia, azione, garage/desert/rock e avanguardia. L’idea e’ di creare un parallelo tra lo scritto di Cervantes ed il tempo che noi stiamo vivendo. La follia di don Chisciotte è lo strumento per rifiutare la volgarità e la bassezza del reale che spesso annulla l'immaginazione e la fantasia.


CAGNA SCHIUMANTE "e non smettere di pensare" live @ BEAT 75 Milano

CAGNA SCHIUMANTE

01.04.14 // Live @ BEAT 75 Milano
... tutto il concerto

4 giugno 2014

CAGNA SCHIUMANTE

01.04.14 // CAGNA SCHIUMANTE, LP 180 Grammi
300 copie numerate a mano, le prime 100 in vinile azzurro

Stefano Pilia (Massimo Volume, In Zaire)
Xabier Iriondo (Afterhours)
Roberto Bertacchini (Starfuckers)


http://www.youtube.com/watch?v=bmvoRLA7yj8



OLEO STRUT "non vogliamo un paradiso"

E' uscito nell'autunno 2013 il 10 pollici del collettivo transalpino OLEO STRUT (Roberto Bertacchini, Xabier iriondo, aka_bondage, Monobloc Sound Fidelity, Ravi Shardja) dal titolo "non vogliamo un paradiso". 200 copie con copertine serigrafate manualmente.



31 marzo 2012

due recensioni su THE SHIPWRECK BAG SHOW


EYE ON music
Andrea Facchinetti
Xabier Iriondo (Uncode duello, A Short Apnea, Afterhours) e Roberto Bertacchini (Sinistri) dopo un mCD e due album escono con un 7” sempre a nome The Shipwreck Bag Show.
Ascoltando le quattro tracce si percepisce un legame molto forte con il loro ultimo lavoro, la voglia di utilizzare la forma canzone il più vicino possibile alla declamazione surreale (non sempre, volutamente, a tempo) e l’amore per il noise e rumorismi di ogni genere. Il duo, utilizzando solo batteria, chitarra e melobar, inizia dal lato A con il ritmo sostenuto ed ossessivo di Apocrifo (un mix tra Massimo Volume e CCCP in salsa noise) e con la pazzia sonora di Duende; il lato B ci offre il suono grattuggiato di Maiale e la ritmica primitiva di Alunno.
Bisogna ricordare che oltre a Wallace Records, Paintvox e Phonometak Labs, già editori del disco precedente, c’è la neonata Tarzan Records a dare una mano mentre l’artwork è stato realizzato dall’artista Valentina Chiappini. Mi sarei aspettato qualcosa di più sperimentale e di folle, ma sinceramente va benissimo anche così. Questo disco, anche se si tratta solo di un 7”, ha forza e personalità e arriva nello stomaco passando per il cervello, facendo vibrare tutto il corpo.

Rockon.it
Vittorio Lannutti
Il duo formato da Xabier Iriondo e Roberto Bertacchini continua nel suo percorso verso i territori della sperimentazione e della canzone sbilenca ed inceppata, pubblicando questo sette pollici in vinile con quattro brani in scaletta.
Sul lato A troviamo “Apocrifo”, che è un delirio paranoico su un ritmo serratissimo, a seguire “Duende”, nella quale prevalgono gli sperimentalismi elettronici e spezzettati di Iriondo su cui Bertacchini canta dal microfono dell’armonica frasi stranianti.
Il lato B contiene l’incespicante ed abrasiva “Maiale” e la sincopata, ma anche ovattata ed abrasiva “Alunno”, un brano che è un coacervo delle anime del duo più sperimentale del panorama rock italiano.

22 febbraio 2012

recensione CONTRADDIZIONI e THE SHIPWRECK BAG SHOW su Sands Zine

Era da tempo che sentivo parlare di un disco solista del batterista di Starfuckers e Sinistri, tanto che mi attendevo un'uscita in pompa magna. E invece "Contraddizioni" esce come semplice cidierrino confezionato alla maniera dei prodotti più underground.
L'ascolto ci delucida sui perché.
Quello del Bertacchini è infatti un cantautorato sconvolto che richiama alla memoria quello di Francesco Currà. E furono proprio dischi come quello del Currà che alla fine degli anni ‘70 fecero naufragare nella miseria lo storico marchio Ultima Spiaggia.
Quelle di “Contraddizioni” sono piccole provocazioni che il batterista, più che cantare, recita, urla o declama seguendo una sequela tutta sua di allucinati stati d'animo. Gli strumenti utilizzati, batteria percussioni chitarra basso melodica nastri, non sono tanto utensili al servizio di concetti ritmici e melodici, quanto una serie di oggetti assemblati e percossi allo scopo di creare rumori che accompagnano i movimenti deliranti della voce.
Ma alla fine ti accorgi che c’è più sostanza musicale in questi 20 minuti che in intero festival della canzone italiana. Grande Bertacchini, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo… che iddio gliene renda merito.
E che renda merito anche a Xabier Iriondo che, con una smisurata dose di coraggio, produce e distribuisce il dischetto.
Propprio al culo di “Contraddizioni” esce anche il nuovo disco del duo Iriondo / Bertacchini. Il supporto, un vinile a 7 pollici che va a 33 giri e contiene 4 canzoni, fa pensare agli EP degli anni '60, mentre la copertina richiama certe confezioni dei '70, tra space rock, progressive e glam. Quelle cose tipo Peter Hammill o Robert Calvert. Il terzo disco dei due non m'aveva pienamente convinto, avevo trovato che i brani erano strutturalmente troppo squadrati. Qui prosegue il recupero del rock, già iniziato dal duo in “KC”, ma sembra ci sia un occhio puntato anche verso la tradizione di famiglia, quella degli Starfukers di "Brodo di Cagne" ad esempio, in strutture che vacillano fra rabbia punk, minimalismo noise e strutture più informali, e comunque più libere.
Un'altra pagina da aggiungere alla lista degli imperdibili. (Etero Genio)

14 febbraio 2012

THE SHIPWRECK BAG SHOW - Alunno

recensione "CONTRADDIZIONI" su SODAPOP

Roberto Bertacchini è purtroppo uno dei segreti meglio celati della musica di casa nostra. Se negli anni '70 un personaggio di tale caratura avrebbe avuto diritto almeno a una piccola ribalta, a fianco dei Mauro Pelosi e Juri Camisasca, oggi deve accontentarsi di un ruolo di ultranicchia nell’asfittica scena musicale della penisola. È un peccato per lui, ma soprattutto per tutti quelli che ben difficilmente avranno modo di ascoltarlo. 
Già impegnato dietro ai tamburi con Starfuckers e Sinistri e più di recente in duo con Xabier Iriondo (che qui registra e produce) a nome Shipwreck Bag Show, proprio dal free-garage delirante di quest'ultimi parte per realizzare questo suo esordio solista, 20 minuti contenuti in un CD-R 3" con copertina in pelle e tessuto. La ricetta è semplice: un ritmo, molto spesso disarticolato, sopra dell’elettronica sporchissima e maleducata, una chitarra o delle tastiere e a sovrastare tutto la voce, che intona melodie improbabili. In un contesto così scarno risaltano particolarmente i testi, accreditando Bertacchini come uno dei migliori autori, almeno in ambito rock: nella prima parte del disco lo stile musicale, che si stacca lentamente dai canoni degli Shipwreck, accompagna testi infantili, per tema o struttura; poi le soffici atmosfere orientaleggianti di 1986 sfociano nell’amara presa di coscienza di Vivere, i CCCP rivisti e corretti con voce e basso, che a sua volta porta alla riscoperta della vena socio-poetica con la narrativa Sterminatore Sociale e il punk pasoliniano di A Favore Della Borghesia. Gli oltre cinque minuti di delirio isolazionista che va sotto il nome di Prepara Futuro Oscuro chiudono un dischetto tanto breve quanto intenso, una perla che meriterebbe di essere esposta alla vista (e all'ascolto) di tutti. (Emiliano Zanotti)